1. Allineamento iniziale
Il primo passo è un confronto aperto con la direzione. Serve a chiarire il contesto, ascoltare obiettivi e criticità , ma soprattutto a definire un'intesa chiara: non sono un fornitore, sono una figura esterna che lavora dalla parte dell’azienda, senza alcun interesse commerciale su cosa sarà implementato.
2. Analisi strategica e operativa
Entro in azienda con occhi nuovi. Analizzo processi, strumenti, organizzazione, cultura interna. Non per giudicare, ma per fotografare lo stato attuale e capire dove c’è valore inespresso o inefficienze strutturali. È un lavoro di osservazione, ascolto e sintesi.
3. Progettazione condivisa del cambiamento
Insieme alla direzione definiamo un piano d’azione pratico: obiettivi chiari, tempi, risorse coinvolte e modalità di intervento. Nessun obbligo di acquisto o investimento: il piano è uno strumento di consapevolezza, non una lista della spesa.
4. Affiancamento nell'esecuzione
Non lascio la strategia sulla carta. Seguo le fasi operative, supporto i team, coordino i fornitori se necessario. Mi rendo parte attiva nel processo, non un osservatore esterno. Lavoro con metodo agile: piccoli passi, verifica continua, adattamento.
5. Monitoraggio dei risultati
Misuriamo l’impatto. Cosa sta funzionando? Cosa va rivisto? L’innovazione non è lineare, e va gestita con flessibilità . Produco report sintetici e utili alla direzione, per facilitare le decisioni.
6. Costruzione di autonomia
Il mio obiettivo non è creare dipendenza, ma trasferire metodo e mentalità . Alla fine del percorso, l’azienda deve essere più autonoma, più consapevole e più pronta a gestire il cambiamento anche senza di me.
